C'è magia nella nostra scuola...deve esserci un Mago!
- Scuola Libera Gilbert Keith Chesterton
- 15 mag
- Tempo di lettura: 4 min
Avete mai pensato che un buon gelato, una nuvola buffa o un amico possano essere frutto di una magia? Quest’anno, partecipando alla VIII edizione del Concorso Chesterton, noi insegnanti e alunni della Scuola Primaria ci siamo messi sulle tracce di questa magia. Ci siamo lasciati ispirare dal seguente tema: “C’è magia nel mondo, deve esserci un mago!” – La ricerca di Dio tra ragione e immaginazione.
Un viaggio che ci ha dato l’occasione di riscoprire come la meraviglia e il senso profondo della vita possano essere trovati proprio nelle piccole cose, nelle magie quotidiane che spesso passano inosservate.
Nell’opera Ortodossia, Chesterton sostiene: “Ho sempre creduto che nel mondo ci fosse magia: ora penso che forse ci sia un mago.” Quest’affermazione ci ha colpiti profondamente. Per il nostro caro scrittore, il mondo non è solo un insieme di cose razionalmente spiegabili, ma è un meraviglioso palcoscenico dove la presenza di un Mago, un Creatore, si manifesta nei segni più semplici, ma al tempo stesso immensamente grandi: un sorriso, un tramonto, il gioco di un bambino, un buon gelato.
Quella di Chesterton è un’idea che unisce ragione e immaginazione, che ci invita a guardare oltre la superficie, ad ascoltare il Mistero che si cela dietro ogni gesto quotidiano.
Noi maestre siamo partite da questa considerazione per coinvolgere i nostri alunni e portarli ad una riflessione; abbiamo proposto loro di confrontarsi e di condividere un pensiero su cosa li rende felici, cosa li fa meravigliare o stupire, per cosa si sentono di dire “grazie” ogni giorno.
I bambini, con la purezza, lo stupore e l’entusiasmo che li contraddistinguono, ci hanno aiutato a ricordare che la magia è ovunque: nel gioco, nel sorriso degli amici, nel calore della famiglia, nel gusto di una buona pizza o nel volo di una farfalla. La loro energia inesauribile e il loro desiderio di raccontare e ripetere ciò che amano, ci hanno mostrato che forse il segreto della vita sta proprio nell’impeto di fare sempre “ancora”, di scoprire, di stupirsi.
Chesterton parla, infatti, di un “eccesso di vitalità” che si può vedere nei bambini quando fanno qualcosa che li appassiona particolarmente. Degli adulti dice, invece, che “non sono abbastanza forti per godere della monotonia, ma forse Dio lo è…forse non è un’automatica necessità a rendere le margherite tutte uguali, forse Dio crea ogni margherita separatamente, ma non si stanca mai di farlo. Probabilmente possiede in eterno lo stesso entusiasmo dell’infanzia; noi siamo invecchiati perché abbiamo peccato e nostro Padre è più giovane di noi.”
Come Chesterton, anche noi crediamo che Dio non perda l’entusiasmo e non si stanchi mai di creare meraviglie: ogni mattina il sole che sorge, ogni sera la luna che spunta luminosa nel cielo, senza mai stancarsi. Tutto ciò che accade ci invita a riscoprire il senso del miracolo nelle cose semplici, a non perdere mai la sorpresa e la meraviglia del quotidiano.
Per celebrare questa magia abbiamo ideato un gioco ispirato a DOBBLE, un divertente e coinvolgente passatempo da tavolo che stimola attenzione, percezione e rapidità. Non si tratta solo di un gioco: abbiamo personalizzato le carte con simboli legati alle cose che ci rendono felici e ci sorprendono ogni giorno – il tramonto, gli amici, la famiglia, il nostro caro fondatore della scuola Marco Sermarini, il nostro amico Gilbert, le montagne che ci fanno pensare al caro Beato Pier Giorgio Frassati, il mare della nostra città, la Sambenedettese Calcio, nonché la nostra squadra del cuore, i Blues Brothers, il riso allo zafferano che cucina la mamma, il lavoro coraggioso di nostro padre, i colori, le forme delle nuvole…
Abbiamo pensato che questo può essere lo strumento con il quale condividere con voi le nostre “fisse”, le cose che ci fanno sentire vivi, felici e che ci fanno dire “fallo ancora!”.
Ecco alcuni esempi:

Abbiamo chiamato il nostro gioco WONDERBLE, termine che fonde “Wonder” e “Dobble”, perfetto per “stupore” e “gioco”!
Abbiamo realizzato anche il logo: la mano di un bambino che impugna una margherita e una bacchetta magica. La mano del bambino richiama la purezza e la spontaneità, mentre la margherita e la bacchetta magica rappresentano il senso di meraviglia e di magia che caratterizzano il mondo visto con gli occhi di un bambino, proprio come ci racconta Chesterton.

Questo designo riflette l'idea che il mondo, come il sole e le margherite, è un luogo di meraviglia e di costante rinnovamento, alimentato da una vitalità che non si stanca mai, proprio come la creatività e la gioia spontanea dei bambini. In sintesi, il logo comunica che il mondo è un miracolo quotidiano, un dono divino che merita di essere scoperto e apprezzato con stupore e gratitudine.
Oltre al logo i nostri alunni hanno ideato, realizzato e colorato i simboli delle carte da gioco. Dopo aver riflettuto e condiviso con le maestre tutte le cose che li rendono felici, si sono messi all’opera e hanno dato sfogo alla loro creatività. Ecco perché ci teniamo a sottolineare che i disegni, ricalcati su tablet attraverso la tecnica del fotoritocco, sono stati realizzati uno ad uno dai nostri piccoli alunni.
Questo progetto è stato per noi maestre un’occasione per riscoprire il valore del gioco, della meraviglia e dello stupore infantile. Ci ha dato modo di riflettere profondamente anche su quello che, ancora una volta, ci ricorda il nostro caro Gilbert:
“L’uomo modifica i propri comportamenti appena qualcosa lo affatica o gli manca”; ma i bambini, con la loro energia inesauribile, ci mostrano che la vera magia sta proprio nel lasciarsi coinvolgere, nel vivere con entusiasmo ciò che si fa, senza stancarsi mai.
Così vi invitiamo a provare il nostro gioco per divertirvi e scoprire la magia nascosta nelle cose più semplici, perché, come dice Chesterton, la meraviglia c’è… e anche il Mago!
“Il mondo non morirà mai per assenza di meraviglie, ma solo per assenza di meraviglia.”

Le maestre
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