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La verità nascosta




Ogni anno, a questo punto del programma, mi trovo a parlare della salita al trono di Enrico VIII, del suo regno, delle sue sei mogli e di colei che, ingiustamente, la Storia continua ad infangare: sua figlia Maria Tudor. La Storia (dei vincitori) nasconde molte verità, ed è bello aiutare i propri alunni a scoprire che c’è sempre un’altra faccia della medaglia, a formare un pensiero e un’opinione diversa da quella del main stream. Proprio per questo, lascio la parola ad una mia alunna, Veronica Piunti, del III superiore.


Prof. Laura Narcisi


In queste ultime lezioni di inglese abbiamo studiato e approfondito la storia del monarca Enrico VIII, delle sue mogli e, in modo particolare della figlia Maria I, conosciuta come “Bloody Mary”, in italiano, Maria la Sanguinaria.


In tale occasione, non ci siamo limitati a studiare quel che il libro ci propone, in quanto la nostra professoressa ci ha proposto degli approfondimenti riguardanti il rapporto del re con le diverse mogli, le ragioni dei suoi comportamenti spesso esagerati, il suo rapporto con la religione e la Chiesa di Roma e tanti altri aspetti della sua persona e del suo governo.


Mi ha colpito molto notare l’incoerenza di Enrico VIII che, nominato “difensore della fede” per aver risposto alle eresie di Lutero, spinto da una smania di potere e da un capriccio non soddisfatto, ha deciso con uno scisma, di separare l’Inghilterra dalla Chiesa Cattolica. Questo avvenimento mi ha permesso di riflettere sulla nascita della Chiesa Anglicana e, di conseguenza, ritenere le sue basi non solide e non radicate nella Vera Fede.


Ci siamo soffermati anche sulla vita della sua primogenita, Maria, spesso sbeffeggiata e umiliata dagli storici e dai libri di Storia. La sua, come regina e come donna, è stata una vita molto dolorosa e travagliata: suo padre l’ha disconosciuta, privata di ogni titolo e torturata psicologicamente. Ha avuto un matrimonio senza amore e non ha mai conosciuto la gioia di diventare mamma nonostante lo desiderasse moltissimo.


Ella ha combattuto per i suoi ideali e per ciò che riteneva giusto. Abbiamo scoperto che sì, ci sono state delle condanne a morte sotto il suo regno, e che per queste ella abbia attirato a sé l’appellativo di “sanguinaria”, ma anche che tali uccisioni non erano altro che esecuzioni di coloro che volevano assassinarla o rimuoverla dal suo ruolo di regina. Che i numeri di tali condanne sono stati gonfiati dai suoi oppositori protestanti.


Nonostante anni di regno difficili sia sul piano economico che sociale, ella non ha mai vacillato nella profonda fede cattolica e non ha mai smesso di lavorare ed essere accanto al suo popolo, malgrado la disapprovazione e l’antagonismo di tutti. Averne letto la “vera” vita, piena di tribolazioni, mi ha lasciato con la speranza che almeno in cielo Maria abbia avuto ciò che non ha mai vissuto in terra: pace e serenità.


Veronica Piunti, III Liceo delle Sc. Umane







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