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Una chiave in più



Quest'anno, dopo alcuni anni di sosta, sono tornata in gita con i ragazzi delle superiori. Destinazione: Sicilia. Avevo già visitato questa regione molti anni fa, ma ho sempre avuto nel cuore la voglia e la speranza di tornarci. Potrei dilungarmi sulla bellezza di quei luoghi o di quei paesaggi, o sulla sicurezza nel sapere che, nei nostri giri in su e in giù per quel territorio, l'Etna era sempre sfumacchiante "sulla nostra destra". Vorrei invece puntare l'attenzione sullo stare con i propri studenti al di fuori delle aule scolastiche. Queste sono le occasioni in cui si ha la possibilità di conoscerli nel loro vero essere: vengono fuori tratti del loro carattere che qualche volta, a scuola, tengono nascosti, per timore o vergogna. In gita non esistono armature, i ragazzi sono spontaneamente se stessi. Lo considero un privilegio scoprirli nella loro interezza, in un'età non proprio facilissima da affrontare. Mi dà una chiave in più per conoscerli, comprenderli ed aiutarli nei momenti di difficoltà, scolastica o personale.

Una menzione speciale va sicuramente all'alunna che ci ha intrattenuto nel dopocena. Intrattenimento nato per scherzo, come "espiazione" per aver fatto spaventare il nostro autista, ma che ci ha regalato molte risate.

Sperando di poter partecipare anche il prossimo anno, conservo il ricordo di questa gita che ci ha regalato bellissimi momenti insieme, rafforzato amicizie, fatto nascerne di nuove, regalato panorami mozzafiato. Aspetto la prossima avventura.

Laura Narcisi




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