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LA SCUOLA LIBERA “G.K. CHESTERTON”: IL VALORE DI COSTRUIRE PEZZI DI MONDO REDENTI – 1





Che cosa significa Scuola Libera?

L’aggettivo “libero” solitamente suggerisce un’idea di assenza di forme, quasi di anarchia. Nel nostro caso invece esprime una qualificazione totalmente diversa. Innanzitutto la scuola dovrebbe essere sempre libera, cioè essere espressione di chi la vive: insegnanti, genitori e figli. Insegnanti, perché essa è l’espressione della loro arte e vocazione; genitori, perché esercitano il loro compito di educare i figli; figli, perché vengono così introdotti alla vita e alla realtà. Purtroppo, nella Repubblica Italiana, la scuola tutto è, tranne che libera. In Italia esiste un sistema basato sulla predominanza della scuola di Stato, il quale non svolge una funzione sussidiaria rispetto alle carenze della società ma, anzi, ha assorbito completamente anche l’idea stessa di scuola nella mente dei cittadini. A pochi viene in mente che la scuola debba sostenere (e non sostituire) lo sforzo educativo della famiglia. Pochi pensano che il diritto di educare i propri figli sia un diritto inalienabile, sancito pure dalla Costituzione. Il concetto di una scuola fatta da chi la vive e se ne serve è ormai sparito dalla abituale considerazione. Una scuola che nasca dalla società è un’idea rara, eppure storicamente la scuola nasce come esigenza della società e non come preoccupazione dello Stato. Quando la scuola nasce come emanazione diretta dello Stato è perché lo Stato si serve della scuola per creare i suoi “sudditi”, parafrasando il Creatore, a propria immagine e somiglianza. Conseguentemente la scuola diventa così lo specchio dell’ideologia dominante illiberale, che da noi è l’ideologia borghese (accettata come tale sia da “conservatori” che da “progressisti”). Il termine “scuola pubblica” in Italia è di fatto usurpato e monopolizzato dallo Stato (anche se si dice che le scuole paritarie sono parte del sistema scolastico pubblico). La Scuola Libera “G. K. Chesterton” è scuola pubblica, ossia per tutti ed è nata per riaffermare i principi di sussidiarietà, di libertà di educazione e per affermare il valore di costruire pezzi di mondo redenti. Sulla lunga scia che parte da San Benedetto da Norcia e arriva sino a noi con Don Bosco e altri santi “costruttori”, siamo certi che, continuando a svolgere il nostro compito di genitori, edificheremo la Chiesa e la società, e questo sarà un bene per tutti.

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