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A conclusione dell’anno, la gratitudine

Con l’avvicinarsi della fine dell’anno scolastico – anche se nell’incertezza del momento attuale – pubblichiamo il primo dei discorsi finali che gli alunni del quinto superiore della nostra scuola hanno tenuto come da tradizione in apertura del Chesterton Gala 2020.

Ciao sono Flavia. Quest’anno porto a termine il mio percorso alla Chesterton iniziato otto anni fa, anche se so che comunque rimarrò per sempre legata alla scuola. L’unica cosa che mi verrebbe da dire ora è: GRAZIE. Ringrazio tutti i miei professori che in questi anni hanno contribuito alla mia educazione non semplicemente impartendo lezioni ma anche interessandosi di me come persona e preoccupandosi di come stessi veramente. Come tutti i percorsi anche questo non è stato tutto in discesa.

Gli anni delle medie sono stati quelli più spensierati vissuti con poca consapevolezza. Ciò che mi sembrava strano era il fatto che ragazzi più grandi di me fossero interessati ad avere notizie di me e a spendere del tempo con me e i miei compagni di classe. Le superiori, invece, sono state più in salita sin dall’inizio quando ero convinta di voler cambiare scuola non rendendomi veramente conto di quello che stavo lasciando indietro. Grata di aver avuto amici al mio fianco che mi hanno fatto capire quanto fosse davvero importante restare in questa scuola e quale fosse il mio obiettivo scolastico, oggi quasi al termine di questi 5 anni, posso dire di non essermi pentita di aver rinnovato la mia scelta.

Quello che ho imparato in 8 anni qui dentro è il fatto di fare parte di una grande famiglia in cui nessuno è lasciato indietro e che quello che conta non è il voto che prendi ma la maniera con cui vivi la singola giornata. L’insegnamento più grande che porterò con me fuori di qui è il cogliere le opportunità al volo senza dover riflettere troppo perché so che tutto ciò che mi viene proposto da queste persone è buono per me e per la mia crescita spirituale.

Caratterialmente sono una ragazza timida e che ha difficoltà a relazionarsi con le persone, ma piano piano sono riuscita a venire fuori e soprattutto, cosa che capita spesso, non mi sono mai sentita di meno in confronto agli altri. È stato un percorso in cui i miei professori, anno dopo anno, hanno lasciato qualche “semino” dentro di me che ora sono pronta a raccogliere e ad usare in quello che mi aspetterà al termine di questo percorso.

Il futuro mi spaventa, ma la consapevolezza di avere alle spalle tutti i miei amici mi dà la sicurezza di poter affrontare una nuova avventura.

Flavia Graci, V Liceo delle Scienze Umane

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