“Conosco delle barche che vanno insieme ad affrontare il vento forte al di là della paura…”
Quest’anno, come ogni anno d’altronde, abbiamo organizzato il nostro Chesterton Gala!
Ormai è la terza volta che vivo quest’esperienza insieme ai miei amici, ma l’emozione e l’ansia sopraggiungono comunque, ugualmente. È venerdì sera. Il sabato sta per arrivare. La chitarra mi scruta dalla custodia nerastra. Sono nel letto. Guardo il soffitto. Il nervosismo sale, ripenso alle prove della mattina e mi addormento con una smorfia di preoccupazione sulle labbra e mille pensieri in testa…
Arriva sabato, finalmente! Il gala 2020 è alle porte. Quella sera il salone che fino al giorno prima era buio e spoglio, si è mutato in una “bomboniera di allegria”. È meraviglioso ma allo stesso tempo terribile. La voce profonda del prof. Giorgio che invita tutti a prender posto, mi riporta alla realtà, torno con i piedi per terra, è ora di andare. Impugno la chitarra con tutta la forza possibile e faccio un respiro lunghissimo. Ce l’avrei messa tutta per raccogliere i frutti di un lungo e minuzioso lavoro di preparazione! Il cuore mi batte forte sotto la camicia bianca stirata a puntino, ma so di non essere sola. Quello è l’importante, quello che conta… c’è qualcuno che combatte con me, che ha la mia stessa ansia, agitato e spaventato, ma che con gli occhi mi dice: “Ce la possiamo fare!”
La serata si apre e va avanti senza alcun problema. Il tutto si conclude al meglio tra gli applausi e i complimenti da parte delle settecento persone che erano venute appositamente per noi. Devo ringraziare i miei professori per l’impegno e la dedizione che hanno messo nella realizzazione di quest’impresa e, naturalmente, i miei compagni per il supporto che mi hanno donato in ogni secondo! Senza queste presenze, diventate fondamentali nella mia esperienza di scolara, ma anche nella mia vita forse non ce l’avrei fatta.
Viva il Gala, viva la scuola Chesterton!
Franziska Mangone, III Media
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