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Con profonda gratitudine




Benedetto XVI (16 Aprile 1927 - 31 Dicembre 2022)


La Scuola Libera Gilbert Keith Chesterton ha appreso con dolore la morte di Benedetto XVI.


L’emergenza educativa, l’idea di fede e ragione insieme, l’ora settimanale di “Via pulchritudinis”, lo stesso cartello che troviamo ogni giorno a fianco alla porta d’ingresso della scuola con quella bella frase (“Già in un piccolo bambino c'è inoltre un grande desiderio di sapere e di capire, che si manifesta nelle sue continue domande e richieste di spiegazioni. Sarebbe dunque una ben povera educazione quella che si limitasse a dare delle nozioni e delle informazioni, ma lasciasse da parte la grande domanda riguardo alla verità, soprattutto a quella verità che può essere di guida nella vita”) dicono quanto sia stato protagonista della nostra intrapresa Papa Benedetto XVI, o meglio quanto abbia contribuito ad ispirarla e a darle forma, ragioni, ideali. Non mi risulta che ne sapesse qualcosa, ma ora è certo che lo sappia; possiamo chiedergli di aiutarci a portarla ogni giorno a compimento, senza nessuna tregua né cedimento o diluizione. La notizia della sua morte, seppure non imprevedibile, ci ha colpito come tutti i distacchi. La fede e la speranza in momenti simili ci ricordano di come la Chiesa sia una sola, sia essa Triumphans o Militans.


La carità ci spinge (urget nos) a non spegnere nemmeno di uno iota l’impeto che quest’uomo mite e buono posto al timone della Barca di Pietro ci ha infuso con poche parole e con l’esempio, un impeto che riporta alla Tradizione della Chiesa ed alla sua irrinunciabilità. Con affetto gli siamo grati, come grati siamo al Nostro Re per averlo messo sulla nostra strada.


Marco Sermarini, rettore


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