“L’obiettivo di un nuovo anno non è avere un nuovo anno. È che dovremmo avere una nuova anima e un nuovo naso; piedi nuovi, una nuova spina dorsale, nuove orecchie e occhi nuovi.”
Così diceva Chesterton a proposito dei nuovi inizi. Riflettendo sulle parole di questo importante amico e predecessore, i nostri alunni si sono così espressi…
1) Leggendo questa frase di Chesterton, mi sono venuti in mente tutti i nuovi inizi della mia vita, tipo:
PRIMO GIORNO DI SCUOLA ELEMENTARE: il primo giorno di scuola elementare mi sentivo più grande.
PRIMO GIORNO DELL’ALLENAMENTO DI CALCIO: speravo come ancora spero di diventare un giocatore professionista.
Ed infine il PRIMO GIORNO DI SCUOLA MEDIA: mi sentivo più grande e iniziavo un nuovo cammino che si concluderà in 3a media.
In ogni nuovo inizio si spera di fare sempre meglio dell’inizio precedente, ma, come dice Chesterton, ci vogliono impegno, volontà e grazia di Dio. Proprio come è successo in questo inizio di seconda media, quando, non avendo finito i compiti delle vacanze i professori ci avevano detto di recuperarli. A me, però, sembravano troppi da finire in pochi giorni, ma se non li finivo non potevo andare a scuola ed io a scuola ci volevo andare molto perché non mi piace perdere lezioni e soprattutto mi piace giocare a calcio con i miei amici [durante la ricreazione a Santa Lucia]. Quindi mi sono impegnato moltissimo, facendo i compiti da subito dopo pranzo fino all’ora di cena. Alla fine sono riuscito ad andare sempre a scuola, ma oltre all’impegno c’ho messo anche tanta volontà. Poi, come dice Chesterton, bisogna stare anche in grazia di Dio, quindi io, soprattutto la sera, ho pregato per riuscire a finirli. Ho avuto volontà, impegno e sono stato in grazia di Dio. Sono riuscito a finire tutto, quindi sono molto d’accordo con quello che dice Chesterton. Certamente l’anno prossimo mi ricorderò di tutta la fatica fatta quest’anno per non commettere di nuovo lo stesso errore.
Lorenzo Portelli
2) Penso che questo programma sia un buon punto di partenza per mettere impegno nelle cose che faccio ogni giorno. Se qualcosa va storto a scuola e magari c’è un litigio con i miei compagni, cerco di ricominciare sempre, sforzandomi di trarre il bene da ogni occasione. Metterò tutto il mio impegno per farlo anche con l’aiuto di un adulto o di un compagno per cercare di guardare sempre con nuovi occhi ed essere così felice veramente. Qualche giorno fa è successa una cosa che mi ha fatto guardare con occhi nuovi e diversi la realtà. Martedì 28 settembre la prof Michela ci ha detto che Federica era morta ed io ci sono rimasto molto male. Ho pianto tanto e mi ha consolato il prof Marco. Io guardavo la situazione solo con i miei occhi ed era difficile pensare che lei fosse davvero morta perciò ero tanto triste. Poi, il giorno del funerale, durante il saluto finale del prof Marco Sermarini, lui ci ha spiegato che non dobbiamo essere tristi, perché lei ora è in cielo e non ha più sofferenze; sta bene ed è una guerriera forte e determinata.
Ecco, ho cambiato il modo di vedere… Con occhi nuovi vivo la meraviglia di ogni giorno, anche se è in periodo difficile.
Luigi Merli
3) Sono molto d’accordo con la frase di Chesterton, infatti quest’anno ho voluto ricominciare tutto con più entusiasmo. Così ora mi sento più preparata, visto anche il fatto che fin dall’anno scorso ho provato ad essere più studiosa e ad impegnarmi con più volontà. Lo scorso anno è stato abbastanza difficile visto che ho messo gli apparecchi acustici (in questo caso orecchie nuove) e all’inizio mi sono sentita a disagio, ma grazie ai professori e agli amici sono riuscita a star meglio e questo sostegno mi ha rincuorata. Per il nuovo anno ho un importante proposito: vorrei avere meno ansia, questa nemica che è sempre vicino a me come una calamita e che non se ne va mai. É cattiva e alcune volte distrugge la mia felicità, è come un mostro che mi spaventa: magari sono felice e tutto ad un tratto, quando lei mi assale, divento triste. Quest’anno non vedevo l’ora di ricominciare la scuola per migliorare ed affrontare tutto con uno spirito nuovo. Il mio obiettivo non è pensare solo a me stessa, ma aiutare anche gli altri, quelli che hanno più bisogno di me, che hanno più difficoltà, che sono deboli e hanno bisogno di coraggio. Voglio vivere quest’anno scolastico assistita da un amico che mi sta particolarmente a cuore: San Giuseppe da Copertino. Prendere esempio da un santo che mi assomiglia un po’: San Domenico Savio, perché era un bambino come me e io – come lui – alcune volte parlo e mi consulto con il mio angelo custode. Quest’anno voglio viverlo proprio in grazia di Dio. Auguro a tutti un buon anno scolastico!
Maria Vagnoni
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