Fare il giro del mondo per tornare a casa!
- Scuola Libera Gilbert Keith Chesterton
- 14 mag
- Tempo di lettura: 3 min
Il primo giorno, dopo essere partiti alle 5:00 siamo stati accolti nell'istituto di Don Calabria, uno stabile antichissimo che domina la città di Verona. Ci aspettavano amici storici della Compagnia e della nostra scuola: Fabio Trevisan e sua moglie Laura. Si sono uniti a noi anche gli alunni e alcuni insegnanti della scuola Celeste di Michele Beltramello.
Don Giovanni Calabria ha vissuto per gli altri: i poveri e i bambini; li ha istruiti, accolti. Ha compiuto miracoli e numerose grazie. Abbiamo visitato la sua stanza, lo studio ecc. Poi abbiamo pregato tutti insieme nel santuario all' interno dell'istituto.
Laura Trevisan, prima di iniziare il giro per la città, ci ha presentato i monumenti e le chiese che avremmo visto attraverso un excursus storico: dall' epoca romana, alle prime comunità cristiane, al periodo medievale e rinascimentale.
Tutto il bello di Verona è opera di uomini di fede. La fraternità del cristianesimo genera opere.
La gita è stata un po’ diversa quest’anno: siamo andati alla scoperta delle nostri radici e dei rapporti che hanno formato la nostra scuola e la nostra Compagnia… abbiamo viaggiato per riscoprire chi siamo noi! Per questo abbiamo dormito a Colonia Montemagno a Gavardo e abbiamo esplorato le zone vicine al Lago di Garda e di Salò per sapere qualcosa di più della nostra storia.
Il secondo giorno siamo stati in barca a Sirmione! Abbiamo visto dei luoghi straordinari di cui ci hanno raccontato la storia. Ci ha colpito che la spiaggia era di rocce e che un tempo Sirmione era un'isola mentre ora un ponte levatoio la unisce alla terra ferma. Abbiamo fatto molte foto e gli schizzi della barca che scivolava veloce sull'acqua ci hanno bagnati tutti. Il giro di ritorno è stato fantastico perché abbiamo "volato" sul lago.
Abbiamo visto i resti della casa di Catullo, la casa della Callas e il castello sommerso di Sirmione. C'era un gran sole e il vento scompigliava i capelli: una cosa da rifare!
Dopo il giro in barca ci aspettavano per il tour in bici da Sirmione a Peschiera del Garda.
La nostra guida, Alberto, ci ha portato attraverso molte stradine che costeggiavano le spiagge. Ci è piaciuto molto andare tutti insieme!
Una cosa che ci ha stupito è stata vedere gli scorci di lago che si svelavano tra le case.
In questa gita abbiamo voluto riscoprire le nostre origini, attraverso i luoghi cari ai nostri amici, come quelli di Salò sul lago di Garda. Qui Giuseppe Filippini dirigeva una scuola per meccanici e parrucchieri. Nel 1989 chiese alla nostra Federica di andare ad insegnarvi e lei ci è restata per 5 anni fino a prima del matrimonio.
Kevin ci ha letto uno stralcio di una lettera di Fede, nella quale parlava dei suoi alunni per i quali era preoccupata.
Ci ha colpito il suo affetto e la sua premura. Si era ripromessa, essendo in quaresima, di pregare di più per un ragazzo in particolare che passava un momento difficile.
La preghiera è un'arma potente: dopo molto tempo questo ragazzo è ancora un nostro amico.
Infine la sera ci è venuto a trovare Claudio Andreassi, un nostro amico di vecchia data; ci ha raccontato di come ha conosciuto Federica e poi la compagnia dei Tipi Loschi. Da quel legame è nata una grande amicizia che dura ancora oggi!
Ogni anno viene a Santa Lucia per aiutarci a costruire qualcosa di nuovo e utile per la nostra opera, come la scuola elementare e torna a casa stanco ma felice e soddisfatto!
Questo perché quando si è amici ci si chiama e ci si aiuta, e infatti ha ribadito più volte che non fa mai niente da solo. È un invito che ha rivolto anche a noi, siamo diventati anche noi suoi amici e casa sua ormai è anche casa nostra! L’amicizia va custodita ogni giorno e questa cosa passa anche attraverso gesti molto semplici ma se si condivide un obbiettivo più grande.
L'ultimo giorno siamo stati accolti a Padova da Ettore Soranzo e Roberto Filippetti. Siamo andati nella basilica di Sant’Antonio di Padova, accompagnati dal racconto della vita e dei miracoli del santo, pensate che si dice ne faccia ben 15 al giorno!
Poi siamo passati alla visita della cappella degli Scrovegni, dipinta da Giotto: una meraviglia che ci ha fatto alzare gli occhi in alto. Trentasei scene piene, zeppe di significato e particolari nascosti, dettagli dipinti nei minimi particolari che a 18 metri di altezza nessuno noterebbe eppure il pittore li ha dipinti con grande cura.
Questa gita ci ha insegnato a goderci ogni minimo istante del nostro quotidiano, a godere di ciò che il buon Dio ha creato, a curare i rapporti di amicizia vecchi e a intrecciarne di nuovi. Siamo stati bene, sereni e ci siamo divertiti davvero con poco!
I professori e gli alunni delle medie.
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