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G. K. Chesterton connette il Minnesota e l'Italia – da The Catholic Spirit

Qui trovate l’articolo del settimanale americano The Catholic Spirit che ha dato spazio alla visita dei nostri alunni e professori negli Stati Uniti d’America, dal 28 Agosto all’11 Settembre 2014. La visita è servita per proseguire il gemellaggio della nostra scuola con la Chesterton Academy di Edina, Minnesota. E’ una bella intervista che dice molto bene ciò che sta succedendo. L’originale dell’articolo è nel collegamento qui sopra. Di seguito trovate la traduzione (già pubblicata sul blog della Società Chestertoniana Italiana e su quello della Società Cooperativa Capitani Coraggiosi):

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Per più di 20 anni Dale Ahlquist e Marco Sermarini, senza che l’uno fosse a conoscenza dell’esistenza dell’altro, hanno percorso sentieri identici, sincronizzati passo dopo passo ai lati opposti del globo: uno a Edina, e l’altro sulla costa del Mare Adriatico a San Benedetto del Tronto, in Italia.

Senza saperlo, hanno condiviso una visione che li ha ispirati (con l’aiuto dei loro co-fondatori e molte famiglie) di istituire due scuole dal curriculum classico che prendono il nome dal prolifico scrittore inglese G. K. Chesterton, nello stesso anno (il 2008), in modo indipendente.

Con Padre Spencer Howe di St. John Neumann a Eagan a far loro da ponte, i percorsi di questi due uomini finalmente si sono incrociati nel marzo 2013 in Piazza San Pietro, pochi giorni dopo l’elezione di Papa Francesco al soglio pontificio.

Durante quel primo incontro a Roma, Ahlquist e Sermarini su sono trovati faccia a faccia e sembrava come se stessero guardandosi allo specchio. I loro percorsi identici e la loro comune visione della vita, della fede e dell’educazione riflettevano l’un l’altro.

“Siamo come due gemelli separati alla nascita”, ha detto Ahlquist, co-fondatore di Chesterton Academy di Edina e presidente della American Chesterton Society.

Dall’Italia a Edina

Quasi immediatamente, Sermarini, co-fondatore della Scuola Chesterton d’Italia e presidente della Società Chestertoniana Italiana iniziò a progettare un viaggio per visitare la scuola americana sorella.

“Non capita tutti i giorni di trovare il tuo gemello dall’altra parte dell’oceano”, ha detto Sermarini. “Vogliamo sapere cosa sta succedendo qui e capire il loro [della Chesterton Academy] rapporto con i loro allievi. Anche loro sono curiosi di noi. E’ una necessità”.

Una delegazione di trentacinque docenti italiani, genitori e studenti è arrivata nelle Twin Cities [Minneapolis e St. Paul, ndr] il 28 agosto e ha trascorso quasi due settimane vivendo con le famiglie della Chesterton, seguendo le lezioni alla Chesterton Academy e visitando mete storiche e culturali delle Twin Cities e di Chicago.

Un pic-nic nel Labor Day [giorno di festa di tradizione schiettamente americano, che cade alla vigilia dell’inizio delle scuole, ndr] ha dimostrato di essere il punto culminante della visita e ha fornito l’occasione di giocare la rivincita di calcio tra gli americani e gli italiani. Gli italiani hanno vinto la prima partita a Roma nel marzo 2013, e gli americani speravano che il vantaggio del campo di casa potesse far pendere la bilancia a loro favore. Ma, secondo Ahlquist e Sermarini, gli italiani sono stati i vincitori della ripetizione della “Chesterton Cup”.

Solidarietà globale

John Niemann, preside della Chesterton Academy, apprezza la solidarietà globale fornita dal rapporto continuativo con la Scuola Chesterton d’Italia.

“Sappiamo che non siamo soli”, ha detto Niemann. “I nostri studenti sono veramente consapevoli del fatto che la loro educazione è diversa – abbiamo un approccio diverso. E’ molto interessante che questo possa emergere allo stesso modo in un altro luogo. Questo dà una prospettiva globale a quello che stiamo facendo, con la stessa visione e gli stessi obiettivi”.

Padre Howe, che era uno studente al Pontificio Collegio Nordamericano di Roma ed era a pochi mesi dall’ordinazione sacerdotale quando ha presentato Ahlquist e Sermarini nel 2013, abbraccia la relazione promettente tra i fondatori, i docenti e gli studenti.

“Loro hanno Chesterton come una fonte comune per rendersi conto dei modi creativi per educare i giovani – un mezzo per cambiare la vita e tenerli attaccati alla Chiesa” Padre Howe spiega. “Possiamo imparare da loro, e loro possono imparare da noi nella solidarietà che colma l’oceano”.

Con il loro impegno comune per l’istruzione classica radicata nella fede cattolica, Padre Howe ha detto che le scuole progettano di “cooperare e collaborare in questo importante settore dell’educazione e della spiritualità. Le scuole intendono costruire sopra le loro solide fondamenta con visite aggiuntive e programmi di scambio.

Il primo scambio inizia questa settimana, quando Hannah Wolney, una laureata della Chesterton Academy del 2014, accompagnando la delegazione italiana andrà in Italia, dove trascorrerà un anno di insegnamento e servizio tra gli studenti della Scuola Chesterton d’Italia.

(Jennifer Janikula – traduzione di Giovanni Ragusa)

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