Quest’anno abbiamo fatto un’esperienza davvero speciale che un po’ la vita ce l’ha cambiata, sia a noi alunni che a professori. Partecipando alla gita in Spagna abbiamo trovato un mondo distante ma simile a noi in ideale e metodo, ci siamo sentiti subito in un ambiente familiare. Da loro possiamo trarre moltissimo esempio, e per questo vorrei parlare delle cose che mi sono rimaste più impresse:
Dei professori mi ha colpito l’energia e la gioia di insegnare che si vedeva nei loro occhi, erano innamorati, innamorati della materia che spiegavano, ci hanno parlato di Cervantes e di Gaudi come se fossero le loro fidanzate al primo appuntamento. Bellissimo! Solo se l’insegnante ama la materia che insegna potrà farla amare agli altri; questa frase mi ha sempre colpito e queste persone la incarnavano pienamente.
Degli alunni mi è rimasta impressa la loro vivacità e il loro senso del dovere, raro nelle scuole italiane. Questa scuola ha un’organizzazione semi-universitaria e gli studenti pianificano orari e lezioni da seguire con sorprendente responsabilità. In più sono aperti e sereni, fieri di trovarsi in quella scuola. Questo aspetto era visibile nel modo in cui si coinvolgevano nei vari lavori e laboratori proposti, per citarne alcuni hanno vinto premi di cinematografia, sport e arte, sono celebri in tutta madrid per la loro creatività e il loro impegno. Sono rimasto stupito dal fatto che in quella scuola c’è un corso di italiano, non mi era mai capitato di visitare una Scuola straniera dove si studia la mia lingua… questo è un altro punto a favore!
Per concludere vorrei dire che da questa gita in Spagna non mi sarei aspettato nulla di tutto questo, ha superato le mie previsioni e per questo devo ringraziare tutti coloro che l’hanno reso possibile.
Luca Mozzoni (IV Liceo)

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