"La mattina del 31 ottobre a scuola, dopo la preghiera dell'Angelus, una nostra insegnante ci ha fatto riflettere sulla storia e sul significato della Festa di Tutti i Santi. Questa festività deve animarci di immensa speranza, dato che tutti i Santi hanno vissuto sulla terra una vita simile alla nostra: ci invitano infatti a raggiungerli in Paradiso mediante una vita vissuta in cristianità. Dal punto di vista storico questa festa iniziò ad essere celebrata in Oriente, poi passò in Occidente nell'VIII secolo. Il martirologio romano attribuisce a Papa Gregorio IV il merito di averla estesa a tutta la cristianità nell'835, in opposizione ai culti satanici. Nei tempi antichi, infatti, i pagani tra ottobre e novembre si dedicavano a feste che inneggiavano a pratiche occulte per richiamare le anime dal regno dei morti. Da questi culti nacque anche la festività di Halloween. Così la festa di Tutti i Santi venne spostata al primo novembre per contrastare la ricorrenza pagana. Il primo novembre,
giorno di Tutti i Santi, i cristiani partecipano alle funzioni religiose ed il giorno successivo visitano le tombe dei loro defunti. Tutto questo lo viviamo di persona anche noi alunni della Chesterton, spronati dalle parole degli insegnanti per riuscire a vivere questa festa in modo pieno e vero. Vivere in modo cristiano vuol dire avere i Santi come modello di vita. Questi ultimi non erano supereroi, ma hanno seguito la vocazione cristiana messa nel loro cuore da chi li ha creati, vivendo così una vita sincera e altruista, per amore di Cristo.
Don Bosco diceva:" la santità consiste nello stare sempre allegri". Ed è proprio così che dovremmo vivere la nostra quotidianità."
Gli alunni della classe III Liceo.
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