top of page

Saetta, Cricchetto e la filosofia di Pimlico

  • Scuola Libera Gilbert Keith Chesterton
  • 10 nov
  • Tempo di lettura: 3 min

Cos'hanno in comune il cartone animato Cars e lo scrittore Chesterton? Apparentemente nulla e invece sono stati entrambi i protagonisti di una lezione di scienze umane sull'amicizia, svolta nella classe secondo superiore. La storia di Saetta e Cricchetto, di come "casualmente" si incontrano e di come la loro amicizia, e quella con gli altri simpatici abitanti di Radiatore Springs, ha reso possibile il cambiamento di Saetta, in realtà ha molto a che vedere con quella che i chestertoniani chiamano "la filosofia di Pimlico", descritta nell'opera Ortodossia. Pimlico era uno squallido quartiere di Londra, brutto e degradato. Nessun uomo avrebbe desiderato viverci e, chi aveva la sfortuna di farlo, avrebbe solo voluto andarsene via. Una cosa senza speranza, insomma. Chesterton scrive: "Se gli uomini amassero Pimlico come le madri amano i loro figli, arbitrariamente, perché è loro, Pimlico in uno o due anni diventerebbe più bella di Firenze". Solo una cosa amata può diventare amabile, dunque; e questo non vale anche per le persone che ci circondano? Non vale, forse, anche per noi stessi? Saetta, cinica macchina da corsa, sola al mondo perché arrogante e ambiziosa, non era forse un "Pimlico" che diventa il quartiere più bello di Londra, grazie all'affetto dei suoi amici?

Questi, dunque, sono stati gli spunti di riflessione che ci hanno aiutato a parlare del grande e immenso tema dell'amicizia, facendo esempi concreti di ciò che accade nelle relazioni quotidiane con i nostri amici. Di seguito, vi propongo la lettura di alcuni stralci dei temi scritti dai ragazzi al termine della lezione.


Claudia Pavone, insegnante di Scienze Umane



[...] Di fronte ad una cosa senza speranza, non basta fuggire o cercare una via d'uscita. Questa frase mi rappresenta perché, in passato, sono stata un po' come Pimlico. Ora, essendo circondata da amiche ed amici che sono affezionati a me, e io a loro, anche se a volte non lo dimostro, sto conoscendo una "nuova a me". Sto vedendo dei piccoli cambiamenti in me, proprio come è accaduto a Saetta nel cartone "Cars".


Caterina Falcioni


ree









[...] Ciò che mi ha colpito di più di questo lavoro svolto in classe è che, per rendere bella una cosa, la devi amare. Questo accade anche con l'amicizia perché, se dimostri dell'affetto nei confronti di altre persone e gli fai capire che gli vuoi bene, si sentono amate e cambiano.

[...] Quando sono arrivata nella scuola Chesterton ero completamente un'altra persona. Sono cambiata grazie alle amicizie che ho stretto, ai consigli e ai momenti trascorsi insieme. Con alcune persone ho legato subito più che con altre e, solo dopo momenti e discorsi vissuti insieme, ho capito che loro erano importanti per me e che io lo ero per loro. Se non fosse per queste amicizie, non sarei mai cambiata.


Anna Giulia Gasparroni


ree

La filosofia di Pimlico funziona veramente sia con le cose che con le persone. In particolare, posso raccontare questa esperienza: l'inverno scorso ho conosciuto, per caso, a catechismo un ragazzo che rispondeva male a chiunque gli parlasse. Per fortuna, sono riuscito a far breccia nel suo cuore e a parlarci un po'. Da quel momento abbiamo trascorso intere sere dopo il catechismo, a parlare su cose giuste sbagliate, belle e tristi della nostra vita. Senza accorgermene, qualcosa in lui stava cambiando ed è diventata una persona elegante, gentile e simpatica. Tuttavia, senza accorgermene, anche io ho appreso qualcosa da questo rapporto perché ora ho qualcuno con cui sfogarmi e confidarmi.


Davide Cavallo


[...] Incontrare la scuola Chesterton è stata una fortuna perché, di conseguenza, ho incontrato una compagnia di amici, un po' come è successo a Saetta che, per "caso", si è ritrovato in una città abbandonata. All'inizio voleva solo scappare ma, alla fine, l'ha amata e per questo è diventata bellissima. Anch'io all'inizio volevo solo scappare dalla scuola Chesterton, volevo andare con le mie amiche delle elementari in un'altra scuola e non ero felice di stare qui, tanto da arrabbiarmi con mia madre che mi ha iscritta. Tutti questi segni sono stati però

fondamentali per la mia vita.. ho conosciuto persone sia grandi che piccole che mi hanno aiutato a farmi diventare una persona più buona, mi hanno amata tanto da cambiarmi. Mi sono spesso messa in gioco per le mie amiche, anche se non era la mia migliore giornata ero lì per loro e le parole di conforto che gli davo sono servite anche a me. Mi sono arrabbiata, risentita tante volte, ho allontanato tutte le mie amiche ma loro c'erano sempre e non si sono mai arrese. Hanno lottato per farmi tornare la buona persona che sono, perché ad un certo punto me lo ero dimenticato.


Elena Capecci


ree













 
 
 

Commenti


bottom of page