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Tra Fede e Ragione: Gli Studenti della Chesterton allo Studium Sanctae Luciae



Sabato 19 ottobre si è tenuto il primo Studium Sanctae Luciae dell’ anno scolastico 2024-2025! 

Lo Studium è una giornata dl formazione che si svolge nel centro educativo La Contea di Santa Lucia ed è guidato da Padre Cassian Folsom, fondatore del Monastero Benedettino di Norcia.

La giornata è dedicata agli studenti universitari e agli studenti delle superiori della scuola Chesterton; è aperto anche a tutti gli educatori e lavoratori dell’ Opera Chesterton che gravitano attorno alla scuola. Lo Studium Sanctae Luciae è nato dall’esigenza di fornire ai nostri ragazzi una formazione e un metodo tali da consentire loro di dare un giudizio, ragionato e ragionevole, sugli eventi personali e sociali che si trovano a vivere. 

La giornata si svolge attraverso l’analisi e lo studio di testi filosofici e dottrinali inerenti all’argomento del giorno. 

Il lavoro segue il metodo di san Tommaso d’Aquino: il tema viene formulato attraverso la questio, una domanda (ad esempio: Se sia opportuno che…), seguono le argomentazioni/ obiezioni, a supporto o contro la tesi proposta (“sembra di sì” o “sembra di no”); viene fornito il sed contra, (“ma al contrario”), basato su una citazione autorevole; a questo punto si può elaborare il respondeo, (“rispondo”) che è la dimostrazione ultima della validità, o meno, dell’argomento trattato; infine si confutano le obiezioni iniziali. 

Questo è un eccellente modo per educarci ed abituarci ad usare la ragione, a confrontarsi, ad utilizzare gli strumenti che abbiamo per guardare e vivere tutto secondo Verità.

Il primo questio trattata quest’ anno è stata: “Se il libro La ballata del cavallo bianco sia una buona scelta come tema conduttore di quest’anno scolastico.”

Il  poema di G.K. Chesterton ripercorre le vicende di re Alfred, sovrano del Wessex, in guerracontro il popolo invasore dei Danesi.

Un testo apparentemente ostico e non adatto ad lettura scolastica per via della quantità di temi trattati, le immagini crude del campo di battaglia; l’opera può essere, considerata anacronistica: cosa può dire la storia dell’ Inghilterra dell’ 800 a noi oggi? Inoltre, nel racconto degli eventi, controvera può sembrare l’apparizione della Vergine Maria, a guida dell’ esercito inglese contro i pagani dell’Est.

Dopo un lungo lavoro, la conclusione è stata che, sì, La Ballata del cavallo bianco è un ottimo testo da leggere a scuola!

La storia, vera, è quella di uomini che mantengono viva la fede e la speranza quando tutto sembra naufragare in un mare nero e la notte si fa più scura. La fede e la speranza sono i pilastri degli uomini di Cristo che vanno lieti nel buio perché Cristo ha sconfitto la morte e per questo le stelle continueranno a splendere e le mele continueranno a maturare, in quanto Dio ha voluto la creazione buona. La lotta che i cristiani inglesi intraprendono contro il paganesimo danese è la stessa che conduciamo noi contro il neopaganesimo che vuole imporsi (il relativismo, l’ideologia dell’ io che si determina da solo).

Ecco alcune testimonianze degli studenti.

Sabato scorso noi ragazzi delle scuole superiori ci siamo ritrovati  a Santa Lucia per il primo Studium dell’anno 2024/2025.

Dopo che padre Cassian ci ha spiegato l’ordine del giorno, ci siamo divisi, come al solito, in quattro gruppi: io faccio parte di quello dei ragazzi ed alcuni universitari.

Il metodo che utilizziamo è lo stesso per tutti ed è il metodo di San Tommaso d’Aquino ( la questio, le obiezioni, il sed contra ecc.)

Anche se il metodo è quello di San Tommaso d’Aquino ogni gruppo lavora diversamente: nel mio gruppo, ad esempio, prima leggiamo tutti i testi e poi cerchiamo di capirli e proviamo a spiegarli.

A questo punto gli universitari e i più grandi ci spingono a parlare e a riflettere su quello che abbiamo letto; qualcuno trascrive le cose emerse più importanti e, quando ci si riunisce tutti insieme per la prima condivisione, va ad esporle a tutti.

Dopo che è  finito il lavoro mattutino c’è la pausa pranzo, dove noi ragazzi abbiamo del tempo per mangiare e rilassarci un ora prima che ricominci la seduta pomeridiana.

Nel pomeriggio padre Cassian fa un piccolo riassunto della giornata per poi farci procedere all’ultima fase: il Respondo, dove dobbiamo elaborare una sintesi di quello che è stato detto. Infine, la conclusione in cui padre Cassian rende un quadro di sintesi.

Per me lo Studium può sembrare una cosa noiosa e prima di andarci penso che sarà una gran fatica!Ma, una volta finito, mi rendo conto di tutto quello che ho appreso e, soprattutto, che per quanto possano apparire discorsi e argomenti difficili per me, anche io riesco a dare un contributo importante!

Lorenzo, secondo anno Liceo Chesterton 

 

Sanat siamo stati guidati da padre Cassian in una discussione su  “La ballata del cavallo bianco” di G. K. Chesterton. Dopo una breve introduzione del tema, ci siamo divisi in gruppi insieme a studenti universitari per discutere e riflettere su alcune fonti che c’erano state fornite. Ognuno di noi ha letto dei brani e, in gruppo, abbiamo cercato di rispondere a domande, confrontando le nostre idee. Alla fine, abbiamo condiviso le conclusioni delle nostre discussioni con padre Cassian e tutti gli altri .

Trovo questo metodo interessante perché permette di lavorare in gruppo e confrontarsi con persone più grandi, come gli universitari, il che stimola la riflessione e il dialogo. Mi è piaciuto molto avere l’opportunità di esprimere le mie idee e ascoltare quelle degli altri, perché mi ha aiutato a vedere l’argomento da prospettive diverse. Inoltre, il fatto di dover esporre le nostre riflessioni rende l’attività più coinvolgente.

Maria vittoria, secondo superiore, indirizzo operatore del benessere (estetista) 

Sinceramente per me è ancora un po’ difficile seguire tutto, però cerco di sforzarmi perché so che queste cose servono per la mia vita. La cosa che mi ha colpita di più è il fatto che tutti vengono coinvolti nei vari punti di lavori del giorno e così  possono portarsi nel cuore una buonissima esperienza. Partiamo dal fatto che mi è piaciuto molto il tema trattato e devo dire che mi sono rivista nel personaggio di Guthrum, il re nemico di Alfred (il sovrano dei Danesi), perché anche io tendo un po’ a sottovalutare la fortuna di avere una fede, anche se lui è pagano. Questo Studium mi ha insegnato che bisogna prendersi cura anche delle cose più piccole (nel testo,  il cavallo biancoscolpito nel gesso a cui gli uomini strappino le erbacce così da non essere ricoperto) a cui magari diamo meno importanza. Tutti ogni giorno abbiamo un nostro cavallo bianco a cui dedicare attenzioni: un esempio che mi viene in mente sono gli amici. Loro sono persone speciali per le quali vale la pena spendere la propria vita con dedizione per non “lasciarli tra le erbacce”, come è successo per il cavallo della Ballata. 

Natalia, secondo anno Liceo Chesterton 

 

Questo Studium è stato molto interessante, perché ci ha presentato il testo La ballata del cavallo bianco che affronteremo durante tutto l’anno. L’argomento più bello, secondo me, è stato quello della figura della Madonna “guerriera” che non deve essere vista come una figura provocatrice ma come il generale di un esercito, quello dei suoi figli, che difendono con speranza e tanta sofferenza la loro fede. E’ strabiliante vedere la Madonna con la spada in mano. Lei deve essere vista come una sostenitrice che aiuta il soldato a rialzarsi, infondendogli coraggio, ma lo fa rialzare da solo,  con una scelta. La cosa più bella è che rimane una figura materna.


Maria, secondo anno Liceo Chesterton 

 

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