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Una rivoluzione al motto: “Per Dio, per l’imperatore e per la patria!”

Straordinaria conferenza di storia per le classi del liceo e del professionale!

Francesco, il papà di una nostra alunna di prima media, ha tenuto una lezione sulla sollevazione dei tirolesi del 1809 contro i bavaresi e i francesi di Napoleone, spiegando agli studenti come il Tirolo fosse caratterizzato da una grande tradizione cattolica e da una profonda devozione al Sacro Cuore di Gesù , tanto che i tirolesi vollero la consacrazione solenne della loro terra al Sacro Cuore nel 1796. Nel 1805, con la pace di Presburgo, l’Austria fu costretta a cedere il Tirolo a Napoleone che lo aggregò alla Baviera, sua alleata. Immediatamente il primo ministro bavarese attuò riforme illuministiche nel territorio tirolese ma la rivolta del popolo cristiano non si fece attendere: l’insurrezione si accese sotto il motto: “Per Dio, per l’imperatore e per la patria!”

Cuore e mente della rivolta tirolese fu Andreas Hofer, oste e commerciante di cavalli.

Hofer, in qualità di comandante supremo dell’insurrezione del Tirolo, condusse la sua compagnia esortandola cosi: ” vedete, cari fratelli, che Dio ci ha scelti come il suo popolo preferito e ci incita a battere una nazione straniera, la più forte che è sulla terra. Noi ci batteremo come i cavalieri antichi, e Dio e la nostra Santa Vergine ci daranno la loro benedizione…”

La Santa Messa, il rosario quotidiano e le processioni furono le armi principali, poi si utilizzava ciò che si reperiva: forconi, pale, tronchi, fucili da caccia; Hofer e i suoi uomini riuscirono a sconfiggere per ben tre volte le truppe francesi al comando di Napoleone. Catturato dai saldati francesi e condannato a morte, Hofer fu fucilato nel febbraio 1810.

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