Tra gli amici della nostra Scuola annoveriamo anche padre Cassian Folsom, priore del Monastero di San Benedetto a Norcia. Padre Cassian è docente presso il Pontificio Istituto Liturgico di Roma (Università Sant’Anselmo) e fondatore del Monastero di Norcia, un monastero che attira persone da tutto il mondo e che segue la Regola Benedettina così come è. Padre Cassian è un educatore e un padre, ed ha tenuto diverse lezioni durante la Festa del beato Pier Giorgio Frassati (durante la quale c’è da diversi anni una giornata dedicata al tema dell’educazione ed alla nostra scuola) e nella nostra scuola, agli alunni ed ai genitori. Questo è un brevissimo estratto della sua relazione tenuta alla Festa del 2012, il cui tema era: III Giornata dell’educazione e della Scuola “G. K. Chesterton” – Esperienze dall’Opera Chesterton e dal mondo – Il carisma educativo di S. Benedetto da Norcia. Tra le varie obiezioni che vengono fatte alla nostra esperienza ed a quelle simili c’è anche quella secondo la quale cresceremmo gli alunni in un contesto “separato” e “chiuso”, e ciò costituirebbe per alcuni una deminutio, un difetto. Ecco cosa ci dice in proposito padre Cassian:
Domanda: per educare i nostri figli è necessario un contesto separato dal mondo? Personalmente credo di sì, ma in quale misura? Perché è anche importante saper relazionarsi col mondo. Il mondo si può concepire secondo due categorie: il creato che Dio ha fatto (e questo mondo è bello, attraente, meraviglioso) e il mondo nel senso del vangelo di san Giovanni, e questo mondo è profondamente malato. La cultura dominante è basata sulle menzogne.Un distacco formativo è necessario per poter poi tornare al mondo con gli strumenti necessari per affrontare la malattia e le menzogne. Il sistema educativo aiuta i nostri figli ad avere questo atteggiamento di indipendenza dalla cultura dominante? Acquistano gli strumenti per fare una critica coerente di questa cultura?
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