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Ogni giorno alla “Chesterton” una sorpresa!

È il 1 ottobre e festeggiamo l’arrivo del mese con la visita alla nostra scuola di tre giovani seminaristi americani.

I loro nomi, forse perché stranieri, non li ricordo. Tranne quello di Kevin, che tra l’altro è il nome del nostro insegnante di musica, anche lui della loro stessa nazionalità (mi perdoneranno gli altri se non mi tornano in mente i loro nomi!).

Il seminarista Kevin, il più basso tra loro, ha capelli corti, lisci e color cremisi; un sorriso aperto e uno sguardo vivo. Personalmente il mio preferito.

Il secondo in altezza porta gli occhiali rettangolari azzurri e sono rossi anche i suoi di capelli. Tra i tre è quello ha parlato di più, infatti l’ho trovato il più abile con i discorsi.

Il terzo invece è altissimo. Quando è passato sotto la porta ha dovuto leggermente chinare la testa per non sbattere e schiacciare i suoi ricci capelli! Non ho mai visto una persona così alta!

È durante l’ora di Geografia che il nostro preside, nonché insegnante di quest’ultima e di inglese, ce li ha presentati. Il prof. ha approfittato dell’occasione per parlarci, anzi, far parlare i seminaristi, del loro paese: gli USA.

Ognuno di loro proviene da un diverso stato americano.

Kevin viene dal Tennessee, stato del centro- sud, patria della musica country. Lì vi sono grandi coltivazioni di cotone, tabacco e soia.

Il secondo – dei due “Mr. X” – viene dal Vermont, in francese monte verde. Essendo a nord-est è, come il Canada, una colonia francese; la capitale è Montpellier, esattamente il nome di una città della Francia.

L’ultimo (di sicuro non in altezza) arriva dal Missouri, paese del sud al confine dei territori dei nordisti e che durante la guerra civile americana era alleato delle forze sudiste. Anche il Missouri ha nomi francesi, lo stesso toponimo, ad esempio la città di Saint Louis.

Ma la giornata non è stata solo una bella “lezione storico-geografica”! Questi cari amici ci hanno allietato cantando tre brani di musica sacra, polifonici e senza strumenti. Nonostante cantare “a cappella” non sia facile, con la loro armonia vocale e i loro testi sono riusciti ad incantarci e a creare una magica atmosfera.

Per la loro indimenticabile esibizione tanti calorosi applausi e ringraziamenti. E mentre torno a casa mi risuona in testa il ricordo di un concerto live davvero inaspettato!

La nostra scuola, organizzando tali eventi, ci dà l’occasione sia di conoscere, stimolando la nostra curiosità, sia di capire altri generi di vita che non tutti possono immaginare, proprio come quella dei nostri simpatici seminaristi.

Raffaele Vagnoni, terza media

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